End Time City di Michael Ackerman
Sito Ufficiale di Michael Ackerman
End Time City, pubblicato nel 1999 e vincitore del prestigioso Prix Nadar. È un libro iconico che ha lanciato il giovane Michael nell’olimpo della fotografia.
Ambientato a Benares / Varanasi, in India esplora la città sacra con un approccio onirico e sognante, portandoci in un mondo sospeso e decadente. Foto come frammenti emotivi,che riflettono la una visione personale della città che divent aspecchio dell’esisitenza.
Fotografie in bianco e nero contrastate sgranate, sfocate, e cariche di tensione, piene di piccoli segni, i segni del tempo che scorre. Un linguaggio visivo lontano dalla tradizione documentaristica classica. Realtà e l’allucinazione si fondono, vita e morte si intrecciano. Il racconto è spezzato frammentario e chiede allo spettatore di priettare se stesso nelle immagini.
Confronto e fuga, un delicato equilibrio tra il desiderio di catturare l’intimità e la paura di rivelare troppo. Fotografie come schegge, punti di partenza di racconti possibili.
L’influenza di Robert Frank
Uno degli artisti che ha maggiormente influenzato Ackerman è stato Robert Frank, entrambe superano i limiti del documentario tradizionale e condividono un approccio emotivo e soggettivo alla realtà, non solo rappresentazione ma sentimenti profondi legati ai luoghi e alle persone. Il corpo della fotografia, la materia dell’analogico come metafora della vita.
Libertà espressiva: Ackerman utilizza la fotografia per esplorare il lato oscuro e inquietante della condizione umana, utilizzando l’imperfezione tecnica come amo per agganciare lo spettatore così come aveva fatto Frank nei primi anni 50 del 900. Il micro-mosso, lo sgranato ci portano nelle smagliature della vita.
Sarah Moon
Un altro interessante confronto può essere fatto tra Ackerman e Sarah Moon, entrambi condividono una visione fortemente estetica e sognante. Le immagini di Sarah Moon, spesso in bianco e nero o con colori delicati, evocano un mondo di favola e mito, dove la realtà viene trasformata in un racconto visivo senza tempo. C’è però una malinconia di fondo un rimando alla nostra transitorietà alla condizione di fantasmi sempre pronti a scomparire inghiottiti e dimenticati dall’abisso del tempo.
Tuttavia, sia la Moon che Ackerman utilizzano tattiche simili per convogliare emozioni nelle loro immagini: la sfocatura e la distorsione, la preterizione. Foto che fluttuano tra il sogno e la realtà.
L’impatto di End Time City
End Time City cerca di evitare l’esotismo e crea una nuova rappresentazione di Varanasi. Ackerman non cerca di abbellire la città né di rappresentarla in modo idealizzato. Le sue immagini sono cariche di polvere, ombre e presenze spettrali, e ci trasporatano in un altrove che tutti abbiamo nel nostro cuore.
Dopo End Time City, Ackerman ha scelto di concentrarsi su temi più intimi e personali, l’esperienza lontano da sé, in un contesto come quello di Varanasi, lo ha spinto a riflettere su come la fotografia possa talvolta cadere nella trappola di rappresentare “l’altro” come estraneo e distante. Una generazione di giovani fotografi è stata molto influenzata dall’estetica potente di Michael e sono nate vere e proprie legioni di epigoni.
Temi principali di End Time City
Decadenza e morte: Le immagini mostrano una città in bilico tra vita e morte, ci spingono ad esplorare il lato più spirituale di Varanasi.
Immagini disturbanti e poetiche: Ackerman usa l’imperfezione tecnica per creare immagini emotivamente cariche, che riflettono la sua visione intima e soggettiva della realtà.
Il tempo sospeso: Le lunghe esposizioni e le sfocature rendono Varanasi un luogo sospeso nel tempo, in cui passato, presente e futuro si confondono.
Perché avere End Time City?
È un viaggio emozionale e filosofico che ci porta ad incontrare i temi universali della vita e della morte. Un libro che ha segnato la storia dell’editoria fotografica.
Bibliografia di Michael Ackerman
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