Agosto riflessioni a margine di una fotografia

Agosto scivola pigro mentre lavoro con calma e faccio la spola fra Milano e il Lago di Como. Di tanto in tanto apro l’Archivio e mi sorridono immagini scomparse, neglette, dimenticate, chiedono un po’ di luce un po’ di spazio un po’ di visibilità. Riaffiorano tranquille le emozioni di allora alla memoria solo che hanno cambiato natura si sono solidificate, stratificate in sentimenti, qualcosa di meno intenso, come picco massimo, ma di più consistente, duraturo. Nei segni antropizzati di questo nostro paesaggio italiano si scorgono i bacilli della malattia, i podromi della disfatta. Un sapore misto in bocca di sconfitta amara ed annunciata. Penso a tutto quello che mi circonda alla bellezza incredibile della vita. Una calda giornata mi aspetta tranquilla.

August slips lazily while I work calmly and commute between Milan and Lake Como. From time to time I open the Archive and images that have disappeared, neglected, forgotten smile at me, they ask for a little light, a little space, a little visibility. The emotions of that time calmly resurface in memory only that they have changed their nature and have solidified, stratified into feelings, something less intense, like a maximum peak, but more consistent, lasting. In the anthropized signs of our Italian landscape we can see the bacilli of the disease, the podromes of the defeat. A mixed taste in the mouth of bitter and announced defeat. I think about everything around me about the incredible beauty of life. A warm day awaits me peacefully.

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